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La degenerazione neuronale nelle neuropatie periferiche

INTEGRAZIONE CON NUCLEOTIDI E VITAMINE B1 E B12, PER CONTRIBUIRE ALLA RIGENERAZIONE NEURONALE NELLE NEUROPATIE PERIFERICHE

La degenerazione neuronale nelle neuropatie periferiche

Il sistema nervoso periferico è particolarmente vulnerabile e suscettibile a danni di natura meccanica o compressiva (nelle aree scheletriche particolarmente strette, in cui i nervi possono facilmente rimanere “intrappolati”: cervicalgie, lombosciatalgie, sindrome del tunnel carpale), a deficit microcircolatori o metabolici (neuropatia diabetica, polineuropatia alcolica) o come conseguenza di infezioni virali (nevrite post-erpetica). Questo comporta un danno nervoso (degenerazione neuronale), che può essere reversibile in determinate condizioni.

Il ruolo dei nucleotidi nella rigenerazione neuronale
La sofferenza dei nervi (degenerazione neuronale) è quindi alla base della patogenesi delle neuropatie periferiche, in cui vengono compromesse le cellule di Schwann, che formano il rivestimento dei nervi (guaina mielinica) e la conducibilità nervosa.
I nervi periferici danneggiati possono andare incontro a un processo fisiologico di riparazione (rigenerazione neuronale), correlato a tipologia, durata e intensità del danno neuronale: più breve la durata e più lieve l’intensità della causa scatenante, più veloce e migliore sarà il recupero del danno nervoso.

La rigenerazione neuronale si correla con un’aumentata richiesta di nucleotidi, assorbiti in quantità superiore rispetto ai neuroni intatti. Queste sostanze sono infatti essenziali per la riformazione della guaina mielinica compromessa e per la ripresa della conducibilità nervosa.

La necessità di supplementazione esogena di nucleotidi
Nonostante la sintesi de novo di nucleotidi è fisiologica nell’uomo, questa non è sufficiente ed esiste quindi la necessità di un’integrazione nutrizionale, essenziale in situazioni di danno neuronale consistente, come si riscontra nelle neuropatie periferiche.
I nucleotidi uridina e citidina riattivano e rigenerano le cellule di Schwann compromesse e stimolano la sintesi di fosfolipidi, glicolipidi (sfingolipidi), glicoproteine (componenti strutturali essenziali delle membrane cellulari e, di conseguenza, importanti per i processi di ricostruzione dei tessuti nervosi).
L’integrazione orale di uridina e citidina aumenta la quota di queste sostanze metabolicamente attive nelle cellule nervose: questo determina la stimolazione del metabolismo neuronale, accelerando il processo di riparazione e di recupero del danno neuronale, caratteristico delle neuropatie periferiche.
Il ruolo delle vitamine B1 e B12 nell’omeostasi neuronale
Anche le vitamine B1 e B12 facilitano la rigenerazione neuronale, svolgendo un’attività neurotrofica e neuroprotettiva.
L’integrazione con nucleotidi e vitamine nelle neuropatie periferiche
Nubit è un nuovo e innovativo integratore a base di Uridina-5 monofosfato e Citidina-5 monofosfato, vitamina B1 e vitamina B12, con funzione adiuvante nella risoluzione delle neuropatie periferiche, in quanto facilita la sintesi mielinica, la rigenerazione dei neuroni e la ripresa della conducibilità nervosa, in caso di:
– neuropatie osteoarticolari (cervicalgie, lombalgie, tunnel carpale);
– neuropatie metaboliche (neuropatia diabetica, polineuropatia alcolica);
– neuropatie infettive (nevrite post-erpetica).

Bruno Farmaceutici e Ferrer, una partnership vincente
L’azienda farmaceutica italiana Bruno Farmaceutici e l’azienda spagnola Ferrer hanno siglato una partnership finalizzata allo sviluppo di expertise sui nucleotidi, per il loro utilizzo in ambito sanitario. In particolare, Bruno Farmaceutici ha focalizzato il proprio impegno nella R&S e nella commercializzazione di prodotti per il dolore, in tutte le sue espressioni, osteoarticolare, muscolare, e ora, grazie ai nucleotidi, anche neurologico.

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